Ansa
E' finita da qualche ora la (troppo) lunga corsa di Cesare Battisti, con protezioni politiche generosamente offerte per anni prima dalla Francia e poi dal Brasile. Dopo la svolta pro estradizione impressa dal neo presidente brasiliano Jair Bolsonaro, il 10 dicembre scorso i giudici dell'Alta Corte del Brasile avevano disposto l'arresto del terrorista, denunciando un concreto pericolo di fuga. Pericolo che si è materializzato tre giorni dopo, con la sparizione di Battisti, e voci di uno spostamento in Bolivia, qualcuno ha ipotizzato anche grazie all'aiuto di elementi legati all'intelligence francese.