El Salvador, lo Stato-prigionesi rifà l’immagine col presidente «cool»

El Salvador, lo Stato-prigionesi rifà  l’immagine col presidente «cool»
Il presidente di El Salvador, Nayib Bukele (Ansa)
  • Come si fa piazza pulita in uno dei Paesi con il tasso di omicidi più alto al mondo? Autorizzando arresti senza mandato e incitando i cittadini alla delazione. È quanto accaduto nella nazione sudamericana da decenni in balia della criminalità. Oggi le gang sono state debellate, ma chi è sospettato di farne ancora parte (basta un tatuaggio) viene rinchiuso in un immenso centro detentivo, dal quale si esce solo «in orizzontale».
  • Seguitissimo sui social, Bukele si distingue per i metodi brutali. E in cambio di soldi «accoglie» gli immigrati espulsi da Trump.

Lo speciale contiene due articoli.

Oscar Ghiglia. La signora Ojetti nel roseto, 1907. Collezione privata Courtesy Società di Belle Arti, Viareggio

Alla Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo, una mostra «che sa di primavera» celebra il tema floreale dal Novecento ad oggi attraverso le opere dei grandi nomi dell’arte italiana: da Boldini a Segantini, passando per Guttuso, Balla, De Pisis e Paolini, esposti oltre 150 capolavori, provenienti da prestigiose istituzioni pubbliche e collezioni private.

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Il talent musicale con Rose Villain, Geolier e Fabri Fibra nelle vesti di giudici, rispetto a X-Factor non ha la pretesa di vagliare ogni singolo genere musicale. Al contrario, ne ha scelto uno: il meno inflazionato, se colto nella sua purezza, il rap.

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Esattamente un secolo fa lo scrittore russo vive il suo anno fatale: all’apice della popolarità, conosce il peso della censura comunista. Non piega la testa, ma la sua opera è silenziata. Oggi il suo esempio è più vivo che mai.
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