Ecco l'immigrazione che verrà

Ecco l'immigrazione che verrà
Ansa
  • I rincari delle materie prime e il blocco delle derrate da Russia e Ucraina stanno affamando l’Africa, con il rischio di nuove massicce ondate di disperati in fuga non dalle guerre, ma per fame. Un’emergenza che per l’Ue non esiste.
  • Il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni: «Draghi inascoltato quando chiese di modificare il trattato di Dublino. E i rimpatri non funzionano».
  • Il sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello: la pesca e il turismo sono fermi e le istituzioni tacciono.

Lo speciale contiene tre articoli.

I governi si uniscano per frenare le toghe Ue
Lussemburgo, la Corte di Giustizia Ue (Getty Images)
Anche le sentenze della Corte del Lussemburgo devono avere dei «contro-limiti», che vengono meno per la debolezza degli Stati. Ma il controllo dei confini è di competenza di questi ultimi, che non possono cedere la loro sovranità a organismi giurisdizionali.
Mai dire Blackout | Il mistero del cavo sottomarino

Bomba fiscale cinese sull’alluminio. Il capo di Rwe lancia l’allarme sulla sicurezza. Navi a doppio combustibile per aggirare l’incertezza. Il mistero della nave cinese e del cavo tranciato.

Schlein & C. imputano all’esecutivo le fasce in condizioni di indigenza. Peccato che a ingrossarle siano soprattutto gli immigrati, che loro invocano a gran voce. Altro che pagarci le pensioni: i lavoratori che arrivano da Paesi meno sviluppati abbattono i salari.

Importiamo milioni di indigenti. L’unico affare è per chi li sottopaga
(Getty Images)
Gli stranieri partono da Paesi a reddito basso e qui non migliorano (anzi, aggravano) la loro condizione. Sono manodopera a buon mercato. Ma la miseria li spinge a delinquere e, così, rende l’Italia più insicura.
Le Firme

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