Ansa
- Il fondatore dei Proletari armati collaborò con la giustizia rivelando i crimini di Battisti. In cambio, ricevette accuse dagli intellò e dallo stesso terrorista, che gli diede del boia. Oggi fa l'operaio e non crede al pentimento: «È una furbata per fare meno galera».
- Negli anni decine di politici e intellettuali si erano spesi per difendere l'ex Pac e ora fanno i conti con le sue ammissioni. Il vignettista: «È giusto che paghi». Giovanni Russo Spena: «Figura che non mi piace».