Emmanuel Mounier (1905-1950), padre del personalismo cristiano, è una delle figure centrali del pensiero cattolico francese della prima metà del XX secolo. Nel pieno della Seconda guerra mondiale, schiacciato dal dramma della primogenita Françoise, finita in coma a soli due anni a causa di una grave encefalite, scrisse una serie di lettere alla moglie ed alcuni amici. Quelle missive, poi ripubblicate da Rizzoli, sono un invito a fare i conti con un fattore che nessuno può espungere dalla vita: il significato del dolore, della sofferenza, della morte. «Dialoghi testardi» chiude la serie con un colloquio su questo "enigma" con la dottoressa Marta Scrignaro, pedagogista e psicologa impegnata nella cura di persone e famiglie che convivono con malattie cosiddette "life-limiting", ovvero inguaribili. Ma la sua esperienza e la sua riflessione superano, accanto alle pagine di Mounier, la tentazione di confinare il problema del senso della sofferenza entro le mura di chi sperimenta il male terminale: fare i conti con la vulnerabilità e la finitezza è in realtà un problema di ciascuno.
L'Università di Salerno, sede del congresso dei Costituzionalisti. Nel riquadro, Anna Mastromarino
Al congresso dell’Associazione dei costituzionalisti, la docente (già candidata col Pd) Anna Mastromarino teorizza la bontà della «cancel culture» e la necessità di superare sia lo Stato-nazione sia il consenso come legittimazione delle scelte politiche.
La casa cantoniera occupata dagli anarchici a Oulx, in Val di Susa, poi sgomberata nel 2021 (Ansa/Carabinieri)
Per la Corte d’Appello di Torino, offrire rifugio ai migranti in attesa di aiutarli a superare illegalmente il confine con la Francia si configura come «stato di necessità»: confermato il verdetto del primo grado.
Elly Schlein (Imagoeconomica)
Venuta meno l’arma del referendum sull’Autonomia, la Schlein ha cavalcato lo sciopero dei medici per aizzare le piazze. Peccato che in un decennio sia stata la sinistra a ridurre gli investimenti di 37 miliardi e gli organici di ben 25.000 operatori.
Il Gud Milano Darsena
Mentre Sala decanta la sua Città della Gioia, a due chilometri da Montenapoleone (appena eletta «via più cara del mondo») la Darsena è ostaggio delle baby gang, tanto che il ristorante Gud ha gettato la spugna. E nessuno vuol prendere il suo posto.