Dialoghi Testardi | Il discorso del potere

Come parla il potere? Qual è il suo discorso, a che obiettivi mira, chi vuole davvero influenzare e come? Un grande romanzo di Lewis esemplifica una dinamica tanto sottovalutata quanto evidente: i primi a essere bersaglio dell’influenza della propaganda sono i colti, la classe dirigente, gli intellettuali. Le persone comuni sono paradossalmente più al riparo. Con lo psicanalista Mario Binasco, Dialoghi testardi indaga l’attualità dei meccanismi descritti da Lewis con il paravento della narrativa fantasy, che – come le grandi favole – racconta la realtà di tutti i giorni. Perché anche oggi il potere conserva lo stesso obiettivo: un discorso i cui contenuti siano pretesto strumentale per indirizzare chi tira le fila delle società.

Oscar Ghiglia. La signora Ojetti nel roseto, 1907. Collezione privata Courtesy Società di Belle Arti, Viareggio

Alla Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo, una mostra «che sa di primavera» celebra il tema floreale dal Novecento ad oggi attraverso le opere dei grandi nomi dell’arte italiana: da Boldini a Segantini, passando per Guttuso, Balla, De Pisis e Paolini, esposti oltre 150 capolavori, provenienti da prestigiose istituzioni pubbliche e collezioni private.

«Nuova Scena» torna su Netflix con la seconda stagione
«Nuova Scena» (Netflix)

Il talent musicale con Rose Villain, Geolier e Fabri Fibra nelle vesti di giudici, rispetto a X-Factor non ha la pretesa di vagliare ogni singolo genere musicale. Al contrario, ne ha scelto uno: il meno inflazionato, se colto nella sua purezza, il rap.

Agricoltura, Bf porta il Piano Mattei in Congo
Federico Vecchioni (Imagoeconomica)
La società ha ottenuto in concessione pluriennale da Brazzaville 10.000 ettari: l’obiettivo è migliorare la sicurezza alimentare e promuovere la cooperazione fra i due Paesi. Federico Vecchioni: «Tecnologie avanzate, rafforzamento della ricerca e lavoro stabile».
Il martirio di Bulgakov sotto Stalin è una lezione per i pensatori liberi
Esattamente un secolo fa lo scrittore russo vive il suo anno fatale: all’apice della popolarità, conosce il peso della censura comunista. Non piega la testa, ma la sua opera è silenziata. Oggi il suo esempio è più vivo che mai.
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