Dialoghi Testardi | Anche su Babele abbiamo fatto confusione

L'uomo si mette in testa di avvicinarsi a Dio, quasi ci riesce, Quello si adombra e, per punizione, confonde le lingue. Gli uomini, non capendo più nulla, smettono la scellerata costruzione. Questa la versione "media" che ripetiamo della inquietante e misteriosa vicenda biblica di Babele, raccontata nel libro della Genesi al capitolo 11. Il filosofo Silvano Petrosino, poggiando sulla tradizione dei racconti ebraici del Midrash, suggerisce una più completa e affascinante interpretazione di un testo che da secoli interroga l'arte, la cultura e il pensiero di tutto il mondo. Dio non punisce l'uomo: questi per natura tenta di raggiungere il Cielo, e l'Onnipotente non può esserne invidioso. Dio piuttosto vede che la costruzione sta abolendo l'uomo: la tecnica, il fare, prendono il sopravvento sui costruttori e li alienano dagli altri e dalla loro stessa natura. Costringere gli uomini allo sforzo di imparare a parlarsi è una pedagogia che ricostruisce l'identità e l'assetto di creatura tesa al bene. Se è così, chi ci può salvare dall'intelligenza artificiale e dalla Babele della rete?

Edicola Verità | la rassegna stampa del 15 gennaio

Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 15 gennaio con Flaminia Camilletti

La Cgil blocca gli aumenti nella sanità
Maurizio Landini (Imagoeconomica)

Il sindacato di Maurizio Landini e la Uil non firmano il contratto che prevede 172 euro al mese in più a 581.000 tra infermieri e personale non medico. Durissima la Cisl: «Spieghino ai lavoratori perché hanno negato soldi, arretrati, indennità e tutte le innovazioni normative».

Il Pd aiuta il centro sociale dei picchiatori di poliziotti
Ansa
Il sindaco di Torino ha annunciato il sostegno economico ai lavori per il recupero dell’edificio occupato da Askatasuna. È il metodo Schlein: invece di censurare le violenze e sfrattare gli abusivi, meglio aiutarli.
Ritratti | Barbe Nicole Ponsardin Cliquot, la dama delle bollicine

Nonostante la storia dello champagne sia pervasa da uomini, illustri, nessuno ha avuto il ruolo di madame Ponsardin, vedova Cliquot. Se oggi possiamo amare questo vino lo dobbiamo dunque, soprattutto, a una donna.

Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy