Dialoghi testardi | A cosa serve leggere?

La letteratura ha uno scopo, una funzione? Secondo Paolo Nori ha anzitutto un effetto straordinario, quello di rendere «il mondo più mondo». Con lo stesso scrittore emiliano, esperto conoscitore e traduttore dei capolavori russi, “Dialoghi testardi” esplora l’esperienza possibile con i capolavori. Prima e più che ad acquisire un buon linguaggio o colmare lacune nozionistiche (due obiettivi comunque degnissimi e meritori), un grande libro consegna una “responsabilità”, una necessità di non restare indifferenti alla vibrazione che restituisce a una lettura non passiva. Per questo la letteratura assolve a una funzione non eludibile: è compagnia intelligente e utile nella realistica consapevolezza di quello che Giacomo Leopardi chiamava «misterio eterno dell’esser nostro», e nell’approfondimento di essa.

A Roma la folla oceanica per il «pontefice del popolo» (per ora) non si vede
Fedeli nella basilica di San Pietro per rendere omaggio alla salma del Pontefice (Ansa)
A ieri sera in 90.000 erano giunti a San Pietro: cifre contenute, nonostante il Giubileo. Il feretro sarà salutato da migranti, trans e detenuti. E arriva il cordoglio di Benjamin Netanyahu.
Il monito del biografo di Wojtyla: «Solo i cattolici identitari attirano»
George Weigel (Getty)
George Weigel contesta all’argentino il disinteresse per le comunità capaci di custodire la fede.
La strategia dei tradizionalisti, minoranza in conclave, è di convincere i cardinali che occorre un pontefice in grado di rimettere ordine là dove Francesco ha portato confusione: benedizioni gay, ruolo di laici e donne, liturgia. E spuntano già nomi «ecumenici».
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