![«Dalle chiese chiuse sono finito in Africa»](https://assets.rebelmouse.io/eyJhbGciOiJIUzI1NiIsInR5cCI6IkpXVCJ9.eyJpbWFnZSI6Imh0dHBzOi8vYXNzZXRzLnJibC5tcy81MDU2MjAyNy9vcmlnaW4uanBnIiwiZXhwaXJlc19hdCI6MTc3MjE2MjI1N30.GwXV_kz5Q444Bom70Y1ZSyL6N7szz38qBI8DrdDNAiM/img.jpg?width=1200&height=800&quality=85&coordinates=0%2C71%2C0%2C66)
L'ex vescovo di Ascoli, Giovanni D'Ercole (Ansa)
Giovanni D’Ercole, ex vescovo di Ascoli, contestò platealmente il governo Conte quando furono proibite le celebrazioni a causa della pandemia: «Venivano considerate più contagiose dei supermarket». Ora è in Marocco: «Ci sono 40.000 cristiani su 35 milioni di abitanti».