Damilano impenitente si fa beffe dell’Agcom

Damilano impenitente si fa beffe dell’Agcom
Marco Damilano (Ansa)
Dopo la bagarre sull’intervista a Bernard-Henri Lévy, arriva il soccorso del Pd, che chiede la riforma dell’authority. In serata, il giornalista legge, seccato, il comunicato dell’ente. Poi dedica il programma alla libertà d’espressione violata da Vladimir Putin. E prova a fare la vittima.
Doppio parapiglia di Sala per il Salva Milano
Beppe Sala (Ansa)
  • Il sindaco incalza il Pd: «Dica che vuol fare». Gelo pure con i suoi consiglieri, che non lo spalleggiano: «Il loro parere non serve». Intanto rivendica l’aumento dei ghisa (dopo aver contestato i blitz del questore in stazione). E li esorta a multare chi fuma all’aperto.
  • L’archistar Stefano Boeri: «Me ne starò in disparte per un po’». Zucchi: «Travisati messaggi ironici».

Lo speciale contiene due articoli.

La Consulta fa un regalo a Zonin & C. Illegittima la confisca su Pop Vicenza
Gianni Zonin (Imagoeconomica)
La Corte dichiara sproporzionato il sequestro da 960 milioni su un crac da 6,5 miliardi.
Le lobby in pressing: Bruxelles non tocchi le regole sul green
iStock
Associazioni che muovono 6.000 miliardi scrivono all’Ue: non cedete alle richieste di Parigi e Berlino per ridurre le norme Esg.
Il ciclone Trump spazza l’Europa
Donald Trump (Getty Images)
  • La Ue dimostra di non avere né un centro di comando né una strategia. E questo vale per il commercio come per la Difesa (in Africa, Parigi e Roma hanno obiettivi opposti). L’Italia deve puntare sul negoziato bilaterale.
  • Riconsegnate a Nuova Delhi diverse «risorse»: è il rimpatrio più lontano finora effettuato dall’amministrazione appena insediata. El Salvador accetta di prendere in carico irregolari e pure detenuti con cittadinanza americana in cambio di cooperazione nucleare.

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