La Ue dimostra di non avere né un centro di comando né una strategia. E questo vale per il commercio come per la Difesa (in Africa, Parigi e Roma hanno obiettivi opposti). L’Italia deve puntare sul negoziato bilaterale.
Riconsegnate a Nuova Delhi diverse «risorse»: è il rimpatrio più lontano finora effettuato dall’amministrazione appena insediata. El Salvador accetta di prendere in carico irregolari e pure detenuti con cittadinanza americana in cambio di cooperazione nucleare.
Pechino alza le tariffe su carbone, gas liquido e petrolio e impone restrizioni all’export delle sue materie prime. Ma non le conviene iniziare una vera guerra commerciale.
Ursula von der Leyen prova a mediare, ma ognuno va per conto suo. Pure la Bce si spacca, con Olli Rehn più oltranzista di Christine Lagarde. Parigi chiede lo scontro, Viktor Orbán attacca Bruxelles.