Le balle di Giuseppi, ecco le prove

Le balle di Giuseppi, ecco le prove
Ansa
Sono andato a rivedermi una vecchia puntata di DiMartedì, il programma di Giovanni Floris in onda su La 7. Nel talk show di prima serata, il 28 febbraio dello scorso anno, Luigi Di Maio si presentò accompagnato da quattro aspiranti ministri. Uno era Pasquale Tridico, attuale presidente dell'Inps, un altro era Lorenzo Fioramonti, oggi ministro dell'Istruzione. Poi c'era Alessandra Pesce, sottosegretaria alle politiche agricole, e infine tra i quattro spuntò il professor Giuseppe Conte, docente all'università di Firenze e candidato a guidare la Funzione pubblica. Il futuro capo del governo non disse grandi cose, (...)
La lagna del «partigiano» Marinelli. Prima interpreta il Duce, poi frigna
Luca Marinelli (Sky)
L’attore antifa si giustifica per aver osato accettare il ruolo di Mussolini nella serie tv tratta dal libro di Antonio Scurati. Un disonore per lui, che in passato sul set è stato pure un killer di ’ndrangheta. Ma in quel caso non batté ciglio.
Stasera debutta su RaiUno la miniserie evento su Giacomo Leopardi
Sergio Rubini nel corso del photocall per la presentazione di «Leopardi, il poeta dell'infinito» (Ansa)

In Leopardi - Il poeta dell'Infinito, miniserie diretta da Sergio Rubini in onda su RaiUno nella prima serata di martedì 7 e mercoledì 8 gennaio, il poeta ha il volto di Leonardo Maltese e lo spirito indomito, diverso da quello che si è abituati ad associargli.

Sala tace sulle molestie di Capodanno. Eppure garantiva: «Piazza più sicura»
Ansa
  • Si muove la Procura dopo la denuncia della turista belga: «Accerchiate e palpeggiate da 30 o 40 uomini» Polemica sul Comune: il sindaco aveva assicurato che senza concerto ci sarebbero stati più controlli.
  • A poche ore dal caso del vigilante ucciso davanti a un supermercato, scenario analogo per la cassiera aggredita dall’uomo da cui si era separata. Entrambi sono rumeni.

Lo speciale contiene due articoli.

È solo la nostra viltà che ci rende sottomessi
Ansa
Dieci anni fa il massacro di «Charlie Hebdo», proprio nel giorno in cui usciva il capolavoro di Houellebecq. Rileggendolo oggi, ci si accorge che quel romanzo non parla dell’islam che avanza, bensì dell’arrendevolezza di una civiltà stanca e decadente.
Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy