Dai conti pubblici all'ambiente, dal mare alle imprese, le riforme, i diritti per arrivare perfino alla tavola. L'Europa interviene ormai su tutto, l'Italia è davvero sotto scacco?
Il vertice Ue di marzo su dossier migranti, fiscal compact e blocco delle auto diesel e benzina 2035, non ha portato a nessuna svolta. Asse con la Francia, disgelo con Parigi.
I conservatori e riformisti alleandosi con il Ppe nel 2024 potrebbero rompere gli equilibri franco tedeschi retti dai liberali e dai socialisti. Meloni da underdog è diventata una minaccia per l’attuale establishment europeo.
Piani di rientro di quattro e sette anni, ma al loro termine nessuno sconto e sanzioni automatiche. Ancora una volta sarà Bruxelles a decidere chi sono i buoni e chi sono i cattivi.
I nodi dell’Unione europea sono moltissimi, ma su un tema preciso esiste una vera e propria ossessione. È quella della riduzione delle emissioni nocive del 55% entro il 2030.
Valore fondamentale dell'Unione Europea o strumento di ricatto? Lo stato di diritto, qualunque cosa significhi, ce lo chiede l'Europa.
