Bucarest vota il presidente sbagliato. «Ingerenze russe, elezioni da rifare»
Calin Georgescu e Elena Lasconi (Ansa)
La Consulta romena annulla il verdetto delle urne: «Su TikTok, gli hacker del Cremlino han dato manforte al candidato pro Putin». Ma pure la sua rivale si rivolta: «Così viene ignorato il parere di 9 milioni di cittadini».
Usa pronti a dare la penisola a Mosca, i «volenterosi» si oppongono. Persino il sindaco della capitale ucraina evoca la cessione. Il tycoon: «Zelensky capisce, oggi potrei parlarci». Witkoff da Putin: «Siamo più vicini».
Ci sono porporati che, per carisma o esperienza, sono in grado (più di altri) di orientare pacchetti di voti. Tra i conservatori spicca Sarah, tra i progressisti Maradiaga. Sempre attivi i «nostri» Ruini e Bagnasco.