Metano, petrolio e uranio arricchito. Bruxelles finge di mollare Mosca
Ansa
Gli Stati dell’Unione comprano ancora metano liquido da Vladimir Putin. Gli idrocarburi arrivano attraverso le triangolazioni con i Paesi terzi. Aumenta addirittura lo scambio di combustibile nucleare.
Il tycoon non parla né della telefonata con Putin né degli Atacms. Mossa che potrebbe celare la sua vera dottrina: mettere pressione ai belligeranti e aprire le trattative. Obbligando Zelensky a cedere sul ritiro dei russi e lo zar a recedere dall’abbraccio con la Cina.
I sindacati avevano parlato di «punte dell’85%». La storia è completamente diversa e sgonfia l’entusiasmo della segretaria dem. La quale vorrebbe usare contro la Meloni il sistema sanitario messo in ginocchio dai tagli miliardari operati dai governi a guida Pd.