Metano, petrolio e uranio arricchito. Bruxelles finge di mollare Mosca
Ansa
Gli Stati dell’Unione comprano ancora metano liquido da Vladimir Putin. Gli idrocarburi arrivano attraverso le triangolazioni con i Paesi terzi. Aumenta addirittura lo scambio di combustibile nucleare.
La matrice religiosa è ancora una fonte preziosa da cui attingere coraggio, fiducia e impulso. Ed è un peccato dimenticarsi della ricchezza di quei giacimenti che abbiamo ereditato. È tempo di pensare un nuovo inizio.
La Casa Bianca sta pubblicando su Internet tutte le novità e le conferme emerse sulla pandemia. I media italiani deridono il tycoon, ma il suo è un atto di coraggio che la nostra bicamerale d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza dovrebbe imitare.
Andrea Orcel, amministratore delegato di Unicredit (Imagoeconomica)
Il governo ha imposto ad Andrea Orcel di tagliare i ponti con la Federazione. Tuttavia, se il conflitto finisse e si riaprisse il business lì, noi saremo privi di una banca in loco. Al contrario, la raffineria di Priolo, di nuovo in crisi, potrebbe ritrovare ricchi investitori.
Il ceo di Generali sulla joint venture coi francesi e sui progetti del gruppo: «Nessun muro contro muro con l’esecutivo. Smarrire il controllo dei risparmi italiani? Solo se si resta troppo piccoli, e poi decideremo noi dove investire. Potremmo perdere l’occasione ma, ovvio, rispetteremo il verdetto».