Biden lascia con un sabba globalista. E dà medaglie a Soros e alla Clinton
George Soros (Ansa)
Per il suo party di addio, il leader dem riunisce vip e amici, distribuendo onorificenze. È l’epifania di un clan che si attribuisce la patente del buono per antonomasia. E che manda a dire: vogliamo comandare ancora.
Il brutale assassinio dei due bambini rapiti il 7 ottobre, insieme a quello della loro madre conferma la cultura di morte che anima la Striscia. La pace con Israele è ormai un sogno.
Il portavoce dei pro life: «Il 76% di loro lo pretende. Presto lanceremo una petizione contro la campagna Lgbt nelle scuole. Il governo si svegli e mantenga le promesse».
È una connessione ancestrale che sussiste da prima dell’umanità, da quando c’è vita sulla Terra: sono i nostri legami più forti e veri. E chi la nega, vuole sostituire a questo monolite un caleidoscopio di alternative «fluide».