Maurizio Leo (Ansa)
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Assil, Associazione nazionale dei produttori di illuminazione, attraverso un'indagine effettuata da Lighting Europe, ha portato al centro della propria assemblea generale una riflessione sulla concorrenza sleale proveniente dai produttori dei Paesi extra europei.
Formazione, innovazione e digitalizzazione rappresentano il percorso obbligato che ogni azienda dell’illuminazione deve intraprendere per raggiungere la leadership di mercato. Questa la riflessione che Assil, Associazione nazionale dei produttori di illuminazione, ha voluto portare al centro della propria Assemblea Generale che si è svolta ieri presso la sede di Imq Group.
Sono tante le sfide e le opportunità che attendono il comparto italiano dell’illuminazione a partire dai numeri di settore che a seguito della pandemia appaiono ancora in contrazione. Secondo il centro studi di Anie, nei primi tre trimestri del 2024, la produzione industriale italiana di illuminotecnica ha imboccato una decisa fase di recupero (+10,3% tendenziale), ma nonostante il trend positivo, la variazione del fatturato dell’illuminotecnica rimane in territorio negativo (-6,7%) a causa di una contrazione dei consumi da parte del mercato nazionale.
Il settore dell’illuminazione italiano, che opera con standard qualitativi molto elevati, si trova a dover gestire anche il tema della concorrenza sleale proveniente dai produttori dei Paesi extra-europei. Secondo la recente indagine di Lighting Europe (l’associazione di categoria che rappresenta l’industria dell’illuminazione in Europa) si stima che il 71% dei prodotti di illuminazione venduti online in Europa e ispezionati non sia conforme, mentre il 95% dei prodotti verificati non ha le necessarie certificazioni Weee e Ce né rispetta i requisiti di informazione che garantiscono il rispetto delle norme di Ecodesign, etichettatura energetica e sicurezza elettrica. Prodotti che arrivano soprattutto da Paesi extra Ue e che compromettono la sicurezza dei consumatori, la sostenibilità ambientale e la competitività delle imprese italiane ed europee.
Il tema della sorveglianza di mercato diventa quindi cruciale per scongiurare la competizione sleale. In occasione dell’Assemblea di Assil il sottosegretario al ministero delle Imprese e del Made in Italy, Massimo Bitonci ha rimarcato: «Il Mimit è il principale responsabile del coordinamento delle attività di sorveglianza di mercato inclusa la verifica della conformità dei prodotti immessi sul mercato dalle direttive europee. La sicurezza dei prodotti rappresenta una priorità, non solo per garantire la tutela dei consumatori, ma anche per assicurare e promuovere il buon funzionamento del mercato». Il suo intervento è proseguito con un affondo sul ruolo dell’Europa evidenziando come «l’orientamento della Commissione europea è quello di favorire lo sviluppo di nuovi strumenti volti alla tutela del consumatore, nonché di definire requisiti e obblighi specifici per le piattaforme online come per esempio la registrazione dei siti in appositi sistemi quali quello di allerta rapida e il safety gate in caso di prodotti pericolosi». Sul fronte nazionale invece ha affermato: «Le azioni messe in campo mirano da un lato alla tutela del mercato attraverso delle norme di anticontraffazione presenti nella legge quadro per il Made in Italy e tramite campagne di sensibilizzazione promosse sul tema. Dall’altro, attraverso un sistema agevolativo volto a favorire e a supportare il green deal europeo».
Dall’Assemblea di Assil arriva un messaggio molto forte rispetto alla necessità di trovare regole di mercato certe che consentano da una parte di commercializzare prodotti di qualità, dall’altra, di operare in un mercato regolato dove tutte le aziende possano giocare la stessa partita. «Occorre incentivare una competizione leale» - ha sottolineato Carlo Comandini, presidente di Assil -. «Per farlo sono necessarie alleanze e sinergie a livello nazionale ed europeo capaci di mettere attorno a uno stesso tavolo i produttori, le Associazioni di Categoria e le Istituzioni e autorità che si occupano di sorveglianza: dall’Agenzia delle Dogane, all’Agenzia delle Entrate, alla Camera di Commercio, all’Enea, alla Guardia di Finanza e lo stesso Mimit affinché si definisca e venga portata avanti una politica unitaria e condivisa con l’unico obiettivo di scongiurare un mercato sempre più aperto alla concorrenza non controllata».
Un’altra leva su cui scommettere è quella dell’innovazione che rappresenta il primo motore dello sviluppo e la base per un’industria di qualità. Tra i compiti che ASSIL si è data vi è anche quello di creare e promuovere un ecosistema culturalmente avanzato per sviluppare una base associativa di aziende e professionisti preparati sia sotto il profilo della conoscenza sia sotto quello della competenza. L’innovazione, quindi, va di pari passo con la qualità e la formazione. Le opportunità introdotte dalla transizione digitale, dall’interoperabilità e dalla sostenibilità hanno portato all’interno del settore dell’illuminazione numerosi requisiti normativi che richiedono competenze sempre più qualificate. «Una formazione tecnica adeguata è uno strumento fondamentale per rafforzare e valorizzare ulteriormente la qualità dei produttori italiani di illuminazione, e per garantire innovazione e competitività. Per questo siamo lieti di annunciare in occasione della nostra Assemblea Generale il progetto Imq Open Farm, l’incubatore per la formazione di esperti in conformità normativa» ha sottolineato Comandini. L’iniziativa, promossa dal Gruppo Imq, vuole rispondere all’esigenza concreta di colmare il gap formativo nella preparazione di esperti in conformità normativa dei prodotti attraverso una formazione basata sul metodo learning by doing. Questa sarà resa disponibile a tutte le aziende manifatturiere del settore elettrico ed elettronico - compresi i soci di Assil - interessati a qualificare nuovi collaboratori o potenziare le competenze del personale.
Lo ha dichiarato l'eurodeputato di Fratelli d'Italia Carlo Fidanza, intervenuto durante un evento sulla Giornata internazionale delle persone con disabilità che si è svolta al Parlamento europeo.