Partiti, parlamentari, editorialisti e sindacalisti che da anni ci spiegano l’irreversibilità e la bontà della «transizione ecologica» negli ultimi mesi, assaliti dalla realtà, hanno cominciato la loro conversione. Sempre ovviamente senza ammettere alcun errore.
Chi fa retromarcia pensa che sia solo un problema di costi per l’industria o di concorrenza cinese. Sergio Marchionne fu profetico.
Per mesi, i bellicisti da salotto hanno dipinto il leader repubblicano come uno sgherro del Cremlino, pronto a cedere Kiev al nemico. Ma il loro cocco li smentisce: «Non ho dubbi che lui possa fermare Putin»
A Toretsk, poco distante dai combattimenti, nessuno ha voglia di festeggiare. Un ufficiale consola le truppe, ma deve ammettere: «Il 2025 sarà l’anno peggiore».
Da ieri chiusi i canali che rifornivano l’Europa attraverso l’Ucraina. E il prezzo ricomincia a volare.