Infaticabile attivismo dei leader, con Starmer che si dà il merito per il riavvicinamento Usa-Kiev e Macron che prova a inserirsi nella partita sull’intelligence tra i «Five eyes». Obiettivo: sostituire l’America nel continente.
L’esecutivo laburista decide di ridurre gli aiuti internazionali di 6 miliardi di sterline: il denaro verrà dirottato sugli armamenti. Le spese militari saliranno al 2,5% del Pil.
La Von der Leyen replica alle imposte doganali su acciaio e alluminio con contromisure da 26 miliardi per colpire barche, bourbon e Harley Davidson, ma anche pollame, manzo, uova, latticini e zucchero. Gli States pronti a reagire a loro volta. Londra invece tratta.
L’ex ministro dell’Economia, Giovanni Tria: «Da Ue e Parigi smanie di protagonismo, l’Italia è lucida».