Il taglio del cuneo aumenta le tasse

Il taglio del cuneo aumenta le tasse
Giuseppe Conte (Andrea Pirri:NurPhoto via Getty Images)

Il partito che annunciò trionfalmente di aver abolito la povertà punisce i poveri. Sì, non è uno scherzo e nemmeno un gioco di parole: è il risultato delle misure fiscali messe a punto dalla nuova maggioranza giallorossa. A segnalarlo non è Matteo Salvini o Giorgia Meloni per spirito di polemica con Palazzo Chigi. No, la rivelazione arriva dall'Ufficio parlamentare di bilancio, una sorta di authority indipendente che fa le pulci ai conti dello Stato e ai provvedimenti varati dalle Camere. Secondo l'Upb, che è un po' una specie di Corte dei conti, con la differenza che i giudizi sono preventivi e non a distanza di anni, i nuovi sgravi decisi dal Conte bis non solo premiano più certe fasce di reddito, fra i 26 e i 28.000 euro lordi l'anno, ma stangano i cosiddetti incapienti, ossia coloro (...)

Dimmi La Verità | ospite Stefano Piazza

Ecco #DimmiLaverità del 2 gennaio 2025. Ospite il giornalista Stefano Piazza. L'argomento del giorno è: "Il caso Cecilia Sala".

A Dimmi La Verità il nostro esperto di Iran e intelligence Stefano Piazza ci spiega l'unica possibile via di uscita del caso di Cecilia Sala

Trump apre ai migranti qualificati ma non tradisce l’America first
Donald Trump (Ansa)
The Donald sposa l’idea di Elon Musk di incrementare i visti per i lavoratori altamente specializzati e scontenta l’ala più nazionalista dei suoi sostenitori. Una mossa, però, in scia con il totem Franklin D. Roosevelt.
Macron fugge pure dalla Costa d’Avorio. Nei buchi che lascia si infilano i jihadisti
Emmanuel Macron (Ansa)
  • Truppe transalpine via dal Paese, cresce la minaccia islamista. Il presidente francese ammette gli errori: «Fonte d’instabilità».
  • Viktor Orbán non si adegua ai diktat Ue: Bruxelles gli congela un miliardo. Fondi tagliati poiché Budapest «nega lo stato di diritto». È la prima volta nella storia.

Lo speciale contiene due articoli.

«A Trieste visti i disastri etici dell’era Covid»
iStock
Roberto Festa, medico esperto di bioetica, sul caso del non vaccinato uscito dalle liste d’attesa: «Smarrito l’humus della relazione di cura, ormai sfociata nel paternalismo. In pandemia si è ribaltato il quadro dei valori: era diventato più importante non intasare gli ospedali».
Le Firme

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