L'Afghanistan un anno dopo il ritiro degli americani

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L'Afghanistan un anno dopo il ritiro degli americani
Talebani festeggiano l'anniversario della presa del potere. Nel riquadro il Generale Giorgio Battisti (Getty Images)
  • Con i Talebani incapaci di guidare il Paese la situazione è allo sbando. Il Generale di Corpo d'Armata Giorgio Battisti: «Il regime deve fare i conti con la presenza dell'Isis-K e diverse formazioni armate che contendono loro il controllo del Paese».
  • Secondo i report della Cia e delle Nazioni Unite l'Isis-Khorasan avrebbe tra le sue fila tra 1.500 e 4.000 combattenti, concentrati principalmente nelle delle province di Kunar, Nangarhar e Nuristan.
  • Sono le donne a pagare il prezzo più alto della follia oscurantista talebana. Il regime ha imposto limiti che rendono impossibile accedere al diritto alla salute e all'istruzione.
  • Secondo il Programma Alimentare Mondiale nove afghani su dieci soffrono per insufficienza alimentare e più di 18 milioni di persone, quasi la metà della popolazione afghana, ha così poco cibo che avrebbe urgente bisogno di aiuto.
  • I Talebani hanno mentito anche sul tema della coltivazione dell’oppio e dei suoi derivati, come l’eroina e le droghe sintetiche, tanto che la loro commercializzazione non ha mai raggiunto livelli elevati come oggi.
  • Secondo alcune i Talebani sono seduti su risorse minerarie che potrebbero valere 3.000 miliardi di dollari.

Lo speciale contiene sei articoli.

  • L’export vale 65 miliardi, ma ci sono alcuni settori che vendono di più e che sarebbero più danneggiati dalle gabelle. In una logica di trattative con i singoli Paesi, i buoni rapporti con la Meloni fanno la differenza.
  • Stellantis, meno 16% le immatricolazioni a gennaio. Filosa (Usa), che potrebbe essere il nuovo ad Volkswagen, valuta di ampliare la produzione negli Stati Uniti per evitare le sanzioni.

Lo speciale contiene due articoli.

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