Il 2024 ha segnato un altro anno boom per gli Etf, con gli asset gestiti nei fondi negoziati in borsa globali che hanno raggiunto i 15.000 miliardi di dollari, accompagnati da un massiccio spostamento degli investimenti dai fondi comuni tradizionali. Negli ultimi dieci anni, le masse gestite degli Etf in Europa sono cresciute del 409%, arrivando a 1.944 miliardi di euro. Una cifra che, secondo le stime di EY realizzate a marzo 2024, potrebbe più che raddoppiare entro il 2030, raggiungendo i 4.166 miliardi di euro.
Il ministro delle Imprese e del Mae in Italy, Adolfo Urso, e quello dell'Economia, Giancarlo Giorgetti (Ansa)
Il Paese tiene grazie alla qualità delle imprese e alla credibilità del governo. Ma i sindacati politicizzati frenano i grandi fondi.
Sace.it
L’azienda chiude a 477 milioni, segnando una crescita del 54 per cento. Risorse mobilitate a supporto delle imprese italiane per 33,3 miliardi.
Al 30 settembre 2024, Sace, il gruppo assicurativo-finanziario controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, specializzato nel sostegno alle imprese e al tessuto economico nazionale, ha superato gli obiettivi previsti dal Piano industriale Insieme 2025. Il supporto complessivo alle imprese dall’inizio del Piano ha superato gli 88 miliardi di euro, coprendo oltre il 78per cento del target fissato per il triennio 2023-2025. Gli utili netti, pari a 477 milioni di euro, registrano un incremento del 54 per cento rispetto al 2023, grazie al miglioramento della rischiosità del portafoglio, una gestione efficiente dei costi e azioni mirate di recupero crediti.
Durante i primi nove mesi dell’anno che sta per concludersi, Sace ha mobilitato in tutto 33,3 miliardi di euro tramite garanzie, servizi assicurativi e iniziative a favore delle imprese italiane. Di questo plafond, 24,1 miliardi sono stati destinati a progetti di export e internazionalizzazione, mentre 9,2 miliardi hanno supportato la competitività sul mercato domestico. Complessivamente, più di 55.000 imprese italiane, perlopiù piccole e medie, hanno beneficiato di tali interventi.
Tra gli strumenti più rilevanti lanciati, Garanzia Archimede, ideata per sostenere i nuovi investimenti infrastrutturali e produttivi nel Paese. Esso consente alle banche di erogare finanziamenti con garanzie fino al 70 per cento da parte di Sace. Dall’avvio dell’operatività, sono state deliberate 33 operazioni per un valore di 4,9 miliardi di euro, mentre ulteriori 5,3 miliardi sono previsti entro l’inizio del 2025. I progetti chiave supportati includono: un finanziamento di 101 milioni per lo sviluppo del quartiere sostenibile UpTown; 200 milioni per digitalizzare e modernizzare l’infrastruttura idrica; altrettanti 200 milioni di euro destinati all’efficientamento della rete idrica in 400 Comuni italiani.
Intanto Sace ha continuato a promuovere il programma Push, che finanzia controparti estere nei mercati ad alto potenziale per l’export del Made in Italy. Al 30 settembre 2024, il programma ha raggiunto un valore complessivo di 7,3 miliardi di euro. Mentre l’altra innovazione di quest’anno è stata la polizza Prc (Protezione rischio clima), che tutela le imprese contro danni da calamità naturali. Disponibile anche in formato digitale, la soluzione è stata affiancata da un nuovo schema assicurativo per supportare le imprese colpite da eventi catastrofali, in collaborazione con le compagnie assicurative italiane.
Il penultimo trimestre 2024 segna una crescita per il gruppo. Gli strumenti innovativi e le strategie di commerciali messe in campo consolidano Sace come partner strategico per le aziende italiane, con la prospettiva di proiettare il Sistema Paese verso nuovi traguardi di sostenibilità e competitività globale.
Continua a leggereRiduci
Come accade ogni anno, analisti e investitori tracciano il bilancio dei 12 mesi appena trascorsi e formulano previsioni per i prossimi a venire. Anche i mercati finanziari non fanno eccezione. Le previsioni per il 2025 si concentrano su un tema centrale: l'Europa può diventare un'alternativa credibile a Wall Street, considerata ipervalutata? Ecco i risultati del sondaggio con le principali case d’investimento.
iStock
Preparatevi a un regalo inaspettato per queste feste. Non stiamo parlando di un abbonamento a Netflix, ma di una brutta sorpresa: un aumento dei prezzi come anticipato dalla ripresa dell’indice Istat di dicembre. Perché non basta la nuova impennata del gas a danneggiare il budget familiare. Ora ci si mettono anche i mercati agricoli: dal cacao al caffè, dallo zucchero al succo d'arancia.