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Pd e M5s respingono i danneggiati da vaccino
Ansa
Secondo Pd e M5s sono dei «no vax». Lisei (Fdi): «Giusto dare voce a chi si fidò dello Stato». Ira dell’associazione ContiamoCi!

Guai ad audire i danneggiati dai vaccini anti Covid, perché sono «no vax». È la stravagante logica che la sinistra ha illustrato ieri, durante la riunione dell’Ufficio di presidenza della commissione parlamentare sulla pandemia. «Esponenti del Pd e del M5s», riferiva una nota dei meloniani,«si sono opposti alla proposta di Fratelli d’Italia di audire associazioni di danneggiati da vaccino anti Covid. In uno slancio di surrealismo, sono arrivati a definire sdegnosamente queste persone “no vax”. Ma come? Cittadini che si sono fidati del governo di allora e sono andati a vaccinarsi vengono ora etichettati come contrari al vaccino?».

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Droni russi sui cieli Nato una bufala per portarci in guerra
I servizi di emergenza polacchi sul luogo dell'incidente di un drone nel villaggio di Wohyn, nella Polonia orientale, lo scorso 10 settembre (Ansa)

Non passa giorno senza che qualcuno non annunci una prossima invasione dell’Europa da parte dei russi. I carrarmati di Putin sarebbero dietro l’angolo e gli aerei di Mosca pronti al decollo. A sostegno della tesi di un attacco imminente vengono lanciati moniti dai Paesi che un tempo facevano parte della cortina di ferro. Ma anche l’intelligence dei cosiddetti alleati, cioè di americani e inglesi, non si tira indietro.

Senza dimenticare gli appelli dei generaloni di cui abbiamo dato conto qualche giorno fa, con l’invito dei capi di Stato maggiore francese e britannico a prepararsi a perdere in battaglia i propri figli. Se questo è il clima che precede il Natale, e sul quale non sembrano influire le rassicurazioni del Cremlino che si dice disposto a «confermare legalmente di non voler dichiarare guerra alle Ue o alla Nato» (la dichiarazione è di ieri), la notizia che gli allarmi droni sulle basi militari europee sono spesso infondati contribuisce ad allentare la tensione.

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Fibercop ed Enercop trasformano le centrali in poli per rinnovabili
Ansa
Avviata l’installazione di 26 impianti fotovoltaici su infrastrutture di telecomunicazioni. Risparmio stimato di 1.435 tonnellate di CO2 l’anno. L’obiettivo è portare a compimento oltre 2.000 piattaforme entro il 2027.

Le centrali di telecomunicazioni e gli edifici che ospitano apparati di rete, alimentazione e sistemi di raffreddamento sono fra le componenti più energivore dell’infrastruttura digitale. L’idea lanciata da Fibercop ed Enercop è usare questa capillarità territoriale come leva per produrre energia rinnovabile in prossimità dei consumi, trasformando progressivamente siti tecnici e patrimonio immobiliare in una rete fotovoltaica diffusa.

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Zalone s’inventa il religiosamente scorretto
Checco Zalone (Ansa)
Il nuovo film dell’attore pugliese, «Buen camino», al cinema dal 25 dicembre. Checco interpreta un ricco erede alla ricerca della figlia ribelle che fa il Cammino di Compostela. Polemica moralista per una battuta su Gaza. Lui: «Meglio irregolari con intelligenza».

A volte la trovata geniale ce l’abbiamo talmente davanti agli occhi che non riusciamo a vederla. Chissà che cosa s’inventerà stavolta Luca Medici, in arte Checco Zalone, che a cinque anni da Tolo Tolo in cui si era auto diretto, torna al cinema con la regia del fedele Gennaro Nunziante (cinque film su sei in coppia)? Invece, a volte non serve lambiccarsi il cervello, basta guardarsi attorno per vedere chi sono gli adulti, o presunti tali, di oggi. E chi sono i ragazzi e che cosa cercano davvero.

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Eh sì... Un diamante non è per sempre. I prezzi sono crollati del 40% in tre anni
Ansa
  • Boom delle gemme sintetiche, miniere in crisi e nuovi gusti dei consumatori: preziosi sotto quota 4.000 dollari al carato.
  • I valori ritoccano i massimi storici, spinti dal taglio dei tassi e dal nuovo presidente Fed.

Lo speciale contiene due articoli

C’erano una volta i diamanti: eterni, costosi, luccicanti, rassicuranti come una promessa sussurrata al momento giusto. La favola, però, ultimamente ha perso il fascino e la luce. E così, mentre l’oro corre sui massimi storici come bene rifugio in piena paranoia globale, la pietra più preziosa del mondo è scivolata ai minimi del secolo.

Le gemme più ricercate viaggiano sotto i 4.000 dollari al carato, contro i 6.811 del 2022. In tre anni un tonfo del 40%. Altro che taglio brillante: qui a essere tagliato è il portafoglio di chi ha comprato scommettendo sull’eternità del brillante e del suo valore. E così si spengono anche le certezze.

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«Amadeus», la serie Sky e il peso di un confronto inevitabile
«Amadeus» (Sky Original)
Confrontarsi con il capolavoro di Miloš Forman era una sfida quasi impossibile. La serie Amadeus di Sky, pur priva della stessa potenza narrativa, si distingue per cura visiva, cast convincente e fedeltà al mito della rivalità tra Mozart e Salieri.
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Gianluca Zanella e Francesco Borgonovo affrontano uno dei nodi più controversi del caso Garlasco: il tema della pedopornografia attribuita ad Alberto Stasi. Dalla denuncia contro la criminologa Anna Vagli alla ricostruzione delle perizie sul computer, la puntata chiarisce cosa fu realmente trovato, cosa no e perché quel presunto movente non è mai entrato nel processo.

La Cina bersaglia l’Europa di dazi ma nessuno protesta
Ansa
Aliquota sui formaggi al 43%, sulla plastica al 35%, sulla carne al 20%... La Ue potrebbe reagire, però vuol salvare il Green deal.

«Gli Stati Uniti innovano. La Cina imita. L’Europa regolamenta». Recita il vecchio adagio. Che si parli di impresa o di tecnologia. E pure sui dazi, la storiella vale. Le tariffe di Trump hanno fatto parlare tutti di tutto. Dibattiti stucchevoli sui giornali e nei talk show televisivi. Ma alla fine, Trump i suoi dazi li ha imposti. E l’Ue li ha subiti. Del resto, si sa. Il cliente (gli Usa) ha sempre ragione. Neppure smaltita la depressione da parte degli europeisti, che ora pure la Cina mette i suoi di dazi. L’Unione europea si prende un’altra batosta. E gli europeisti muti.

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