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Scuola, Generazione Famiglia: «Alla Azzolina chiediamo stop alla Dad, soldi a paritarie e famiglie»
Lucia Azzolina (Ansa)

«Tre sono i punti su cui siamo stati irremovibili: A settembre torniamo in sicurezza a scuola: la didattica a distanza aumenta enormemente le disuguaglianze e le discriminazioni, soprattutto per gli studenti disabili e per gli studenti con fragilità socio-economiche, che tra l'altro innegabilmente stanno aumentando» ha dichiarato Jacopo Coghe, il presidente di Generazione Famiglia, associazione tra le organizzatrici del Family Day dopo l'incontro in conferenze call con il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina.

«Trovare nuovi spazi? Assumere docenti? Sicuramente un'opzione percorribile è quella di aprire subito con test a maggio in sicurezza su base volontaria» ha proseguito Generazione Famiglia. «Occorre sovvenzionare subito poi - ha richiesto nella nota GF - le scuole paritarie poiché sono una risorsa e un risparmio per lo Stato, per questo servono aiuti urgenti per difendere la libertà di scelta educativa, senza discriminare nessuno».

«Servono soldi. Anche perché - ha aggiunto Coghe - sappiamo tutti che se gli studenti che oggi frequentano le paritarie dovessero riversarsi nelle statali, significherebbe un tracollo del sistema scolastico».

In ultimo l'appello rivolto al Ministro al governo con un avvertimento: «Servono le famiglie nella task force. A settembre, se si continua di questo passo, ci saranno delle dimostrazioni pubbliche».

Organizzatori Congresso delle famiglie: «Di Maio ci diffama ancora»
Ansa

«Ora basta. Medioevo, violenza contro le donne e oggi di nuovo il ritornello delle donne rinchiuse a casa. Lo storytelling di Luigi Di Maio contro Verona continua e nonostante centinaia di agenti siano stati mobilitati nella città di Romeo e Giulietta per colpa dell'odio ideologico che anche i pentastellati hanno scatenato contro di noi, lui continua ad alimentarlo ricoprendo cariche istituzionali che dovrebbero donare senso di responsabilità e rispetto della verità. Ci segnali anche un solo intervento nel Congresso dove si è detto quanto afferma lui, che si può nascondere vigliaccamente dietro l'insindacabilità legata al suo incarico e al fatto che querelarlo sarebbe inutile». Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente del Congresso mondiale delle famiglie e di Pro Vita e Famiglia, si scagliano così contro il vicepremier pentastellato che oggi a Mattino Cinque ha parlato del Wcf Verona come di un popolo che vuole rinchiudere le donne in casa. E aggiungono: «Proprio nei giorni in cui si teneva il Congresso delle Famiglie a Verona, si è parlato di una iniziativa parlamentare del Movimento che punta a portare l'Italia sul percorso intrapreso dalla Svizzera che prevede fino a tre anni di reclusione per i cosiddetti reati di omofobia e transfobia. Fake news come quelle che spaccia costringeranno milioni di italiani come noi alla galera o alle multe? Con qualche soldino pensano di silenziare chi censureranno? Ma noi non abbiamo paura caro Di Maio e segnaliamo che da oggi, anche grazie alle nostre battaglie, i termini madre e padre sono tornati una realtà perché in Gazzetta ufficiale col decreto del Viminale è stato sostituito quello generico di genitori».

Congresso delle famiglie, Brandi e Coghe: «È già sold out. Boom di partecipazione a Verona”
notizieprovita.it

«Boom di iscrizioni per partecipare al primo Congresso mondiale delle famiglie in Italia, dal 29 al 31 marzo a Verona, e posti già esauriti da oggi. Siamo solo a febbraio e questo ci fa capire che le famiglie non aspettano altro che qualcuno si occupi di loro». L’annuncio è degli organizzatori di WCFXIII di Verona, il presidente Antonio Brandi e il vice presidente Jacopo Coghe, che come rappresentanti delle due associazioni tra le promotrici del Family Day Pro Vita e Generazione Famiglia, stanno preparando l’evento pubblico internazionale organizzato dall’Iof (International organization for the family, www.profam.org).

Per il presidente Brandi «sono le famiglie il vento del cambiamento possibile in Europa e il Movimento Globale Pro-Family scenderà in campo. La nostra kermesse internazionale, che sarà per la prima volta in Italia, nasce proprio con l’ambizione di chiedere maggiori politiche familiari per uscire dalla crisi, anche demografica, e di ottenere risposte e azioni programmatiche».

«Perché fare figli non conviene» - ha aggiunto il vice presidente Coghe - «e perché non se ne parla? Abbiamo invitato politici ed esperti ad esserci e a rispondere a questa ed altre riflessioni, facendoci portavoce di un appello su tutti: la crisi si supera con la crescita demografica».

Al XIII Congresso mondiale delle famiglie confluiranno, infatti, capi di Stato, premier e vice premier, ministri, organizzazioni non governative e famiglie dai cinque continenti.

Sarà trasmessa una diretta Facebook dei principali momenti della kermesse internazionale dal profilo ufficiale del WCFVERONAXIII e da quelli di Pro Vita e Generazione Famiglia.

«La morte torna come cura con l’ultima proposta di legge sull’eutanasia»
Ansa

Il 9 febbraio 2009 entra in scena la morte come cura. Proprio 10 anni fa Eluana Englaro moriva per decisione del padre dopo uno stato vegetativo persistente dal 1992. «Noi la ricordiamo per annunciare che la battaglia contro quello che chiamano un fine vita dignitoso è solo una risposta sbagliata al dolore». Sono le parole del presidente di Pro VitaToni Brandi e di quello di Generazione FamigliaJacopo Coghe, associazioni tra le promotrici del Family Day, in occasione dell’anniversario della morte di Eluana Englaro, alla quale fu rimosso il tubo di alimentazione.

«Allora i sostenitori di quella decisione» - aggiungono Brandi e Coghe - «mostrarono una falsa percezione del concetto di cura e di dignità della persona e insieme una fuorviante interpretazione di quello di idratazione. Oggi, con la proposta di legge sull’eutanasia a firma 5 stelle, e che vede come secondo firmatario il leghista Roberto Turri, si vuole riportare l’Italia a quella visione ideologica, spacciata per miglior bene, per di più spostando tutto il peso sul ruolo del medico. Inoltre questo progetto di legge è anche peggiore della decisione di uccidere Eluana, perché giustificherà l'uccisione di un numero indeterminato di persone, non solo per ritiro dei sostegni vitali ma anche mediante iniezioni letali o mezzi mortiferi di altro tipo».

Per i due presidenti «non esistono morti viventi e la tutela della vita è l’unico compito del medico ben sancito dal giuramento di Ippocrate, barbaramente rivisto a uso e consumo di chi nega dignità e valore al moribondo. Contro l'eutanasia e contro i suoi ‘mentori’ lotteremo a ogni costo e strenuamente».

Luxuria, ProVita e Generazione Famiglia: «È lavaggio del cervello. Fuori il gender dalla Rai»
Ansa

«Caro Luxuria, ma quale favoletta sul maschietto che non era contento di essere maschietto. La trasmissione “Alla lavagna“, andata in onda ieri sera in seconda serata su Raitre, è una scelta ben precisa: quella di indottrinare i bambini attraverso vere e proprie lezioni sul cambio di sesso. Si vergogni e anche la Rai»: è la denuncia di Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidenti di ProVita e Generazione Famiglia che sono tra le associazioni promotrici del Family Day, contro il racconto della storia personale della nota trangender attraverso uno show ambientato in una classe composta di bambini dai 9 ai 12 anni.


«È ancora più scandaloso che si sia usata una metafora ornitologica sull'uccello che si libera della sua gabbia davanti a innocenti orecchie come quelle dei bimbi, facendo accettare di fatto la propaganda gender anche ai minori» hanno accusato i due presidenti.

«Sì è trattato di uno show non adatto ai minori e per di più sulla Tv di Stato di cui siamo obbligati a pagare il canone. Bene ha fatto il senatore Simone Pillon a chiedere un’interrogazione in Commissione di Vigilanza Rai» hanno proseguito indignati Brandi e Coghe.

«Non sono solo favolette, questa è teoria del gender» – hanno poi concluso ProVita e Generazione Famiglia - «e ci appelliamo affinché il nuovo Presidente della Rai, Marcello Foa, ascolti le famiglie e non le lobby Lgbti e intervenga contro questi lavaggi del cervello a minori indifesi i cui diritti fondamentali all’infanzia e alla protezione dell’innocenza vengono continuamente calpestati».

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